"Questo dito medio è per quegli italiani - ripeto: italiani, che accusano di essermi cercata la violenza subita da ragazza perché non sono scappata e perché non ho denunciato prima (...) Vergognatevi, tutti. Siete dei mostri". Non si placa la polemica social in seguito alle denunce della figlia di Dario Argento e lei su Instagram risponde così a tutti coloro che l'hanno accusata di "non aver parlato subito" e addirittura di mentire come fa l'ex capo di Miramax Italiana Fabrizio Lombardo.
In un tweet Asia intanto rivela: "Raccontai tutto ad una amica giornalista, anche lei non riuscì ad aiutarmi. Lo provano dei fax che inviai nel '97".
PRO ASIA
Il coro di coloro che appoggiano l'attrice senza remore è numerosissimo. Da Francesca Archibugi, che scrive: Non sono tanto patriottica ma la vergogna per l’Italia che si scaglia contro @AsiaArgento mi fa sprofondare #Weinstein" alle scrittrici Michela Murgia: "Grazie Asia Argento per aver raccontato: il problema non sei tu, ma questo Paese" e Terasa Ciabatti: "Le nostre figlie siano forti come lei". E poi anche Barbara Bouchet, che dice: "Si può sempre dire di no, ma mi rendo conto che per molte di queste ragazze è difficile entrare nel mondo dello spettacolo: sono giovani, sono sole, e magari cedono. A me è capitato 50 anni fa, avevo 22 anni e un uomo potentissimo – un avvocato degli studios – mi fece le sue avance, io rifiutai e lui mi minacciò, dicendo che mi avrebbe distrutto. Per la paura lasciai gli Stati Uniti: per fortuna avevo ricevuto una proposta dall’Italia e quella fu la mia fortuna".
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